Architettura sostenibile: pro e contro della case in bioedilizia

Architettura sostenibile, pro e contro delle case in bioedilizia

L’architettura sostenibile è un approccio progettuale basato sui principi dell’ecologia, nonché sul concetto di sviluppo sostenibile. Gli edifici costruiti o ristrutturati secondo un criterio ecocompatibile, prevedono un basso impatto ambientale unito al massimo confort per chi li abita. Una casa sostenibile infatti, dev’essere innanzitutto salubre, ma anche funzionale e rispondere concretamente alle moderne esigenze abitative.

Di seguito avremo modo di approfondire questo tema soffermandoci sui vantaggi e i limiti della bioarchitettura.

Cos’è l’Architettura sostenibile

Anche se l’argomento può sembrare di recente introduzione nel mondo delle costruzioni, nei fatti l’architettura sostenibile è nata diversi millenni fa.

Da sempre l’uomo ha cercato di sfruttare appieno ciò che la natura offriva, per realizzare abitazioni sicure, confortevoli in tutte le stagioni, e dai costi accessibili. Buona parte delle antiche costruzioni arrivate sino ai giorni nostri infatti, presentano caratteristiche progettuali che oggigiorno si tende a riprendere.

  • Posizionamento. Ottimale per poter usufruire dell’acqua e dell’energia dei fiumi, senza però ostruirne il naturale corso.
  • Esposizione. Per usufruire al massimo dei raggi solari invernali, ma anche al riparo dai venti più freddi.
  • Materiali. Ciò che la natura offriva nei dintorni. Per cui sono nati villaggi interamente costruiti in pietra locale, o in mattoni crudi se la presenza di argilla era prevalente, o ancora in legno se le case sorgevano nei pressi di un bosco.

Nel corso del ‘900 molte di queste conoscenze si sono perse con l’integrazione di materiali da costruzione industriali, sistemi di riscaldamento e raffrescamento energivori, e coibentazioni praticamente inesistenti. Le case sono diventate fredde d’inverno e caldissime d’estate, per cui sono state rese confortevoli con impianti altamente inquinanti.

Da qualche decennio, il sempre più evidente danno ecologico che gli insediamenti abitativi del boom edilizio hanno creato, ha dato impulso ad un nuovo modo di approcciarsi all’abitare. L’architettura sostenibile, nota anche come bioedilizia o bioarchitettura, si basa proprio su dei principi volti a preservare l’ambiente attraverso la progettazione, la costruzione e la gestione intelligente di un edificio.

I materiali nell’architettura sostenibile

I materiali idonei ad un’abitazione che rispetti i principi dell’architettura sostenibile, devono rispettare determinate caratteristiche:

  • Ciclo di vita lungo. In modo da non dover ricorrere alla sostituzione periodicamente.
  • Riciclabile. O comunque semplice da smaltire. I rifiuti edili sono i più complessi da smaltire.
  • Isolante. Un materiale che consenta di mantenere la temperatura interna dell’edificio, e garantisca un isolamento acustico sufficiente.
  • Non tossico. I materiali utilizzati in bioedilizia non devono emettere sostanze tossiche e dannose per la salute di persone, animali e l’ambiente in generale.
  • Sicuro. Ignifughi e resistenti alle sollecitazioni meccaniche.
  • Locale. Possibilmente ottenuto da risorse presenti nella zona in cui sorge l’edificio. Inoltre, la sua produzione o lavorazione non deve pesare su l’equilibrio dell’ambiente.

Tra i materiali che rientrano nella bioedilizia ricordiamo:

  • Legno. Perfettamente integrabile in un ambiente moderno, ma se eccessivamente trattato può risultare tossico.
  • Sughero. E’ un ottimo isolante che può sostituire tutti quei materiali artificiali (polistirene, poliuretano, ecc.), o naturali ma dalle scarse performance tecniche.
  • Fibre naturali. Canapa, legno, paglia, bambù, juta, ecc..
  • Terra cruda. Per realizzare mattoni dalle prestazioni isolanti molto elevate.
  • Pietra. Un materiale senza tempo.

Le tecnologie

L’architettura sostenibile persegue lo scopo di ottenere edifici passivi. La casa passiva è un modello abitativo a basso consumo energetico. Il suo fabbisogno energetico, per il riscaldamento e il raffrescamento ambientale interno, viene soddisfatto tramite fonti rinnovabili.

Una corretta progettazione in bioarchitettura prevede edifici ad alta efficienza energetica. Dunque, sistema di produzione energetica sostenibile, ma anche elementi costruttivi in grado di isolare gli ambienti interni, per evitare la dispersione termica. Ad esempio, coibentando le pareti esterne con l’installazione di cappotti termici o pareti ventilate, sostituendo gli infissi esterni con modelli più efficienti, ecc..

Oltre alla produzione di energia, la casa passiva dispone anche di un sistema di raccolta delle acque piovane per essere utilizzate in alcune attività. Ad esempio, per innaffiare il giardino o lavare l’auto.

Una casa intelligente dispone anche di sistemi di controllo remoto (domotica), per attivare i dispositivi elettronici solo quando sono effettivamente necessari, limitando così i consumi.

Case in Bioedilizia: pro e contro

Le case progettate secondo l’architettura sostenibile hanno molti vantaggi. La maggior parte li abbiamo già visti, ma vediamo di riassumerli brevemente:

  • Il risparmio energetico. Che si traduce in bollette molto più leggere.
  • Qualità dell’ambiente. Con una tangibile riduzione dell’impatto ambientale.
  • Risparmio idrico.
  • Ambienti confortevoli e salubri in cui vivere.

Già così basterebbe per essere soddisfatti dei benefici che le case in bioedilizia possono dare all’ambiente e alle persone che le abitano. Tuttavia, è per noi doveroso riportare anche alcuni limiti dell’architettura sostenibile.

  • I costi. Decisamente più elevati rispetto alle costruzioni energivore.
  • I progettisti e le imprese edili. Non è facile trovare qualcuno specializzato in questo segmento delle costruzioni.

Questo perché si tratta ancora di un mercato di nicchia, considerato più un lusso modaiolo, che un vero e proprio stile vita intelligente e consapevole. Tuttavia, i maggiori costi iniziali sono ben presto ammortizzati, grazie a bollette più leggere. Inoltre, molte delle opere su descritte sono coperte da bonus ed incentivi statali.

Le cose stanno cambiando, e lentamente si va verso uno standard minimo a cui molti proprietari di case puntano. Dunque anche progettisti, tecnici e imprese di costruzioni si stanno sempre più specializzando nell’ambito dell’architettura sostenibile.

Case in Bioedilizia: prezzi

Come abbiamo anticipato i costi per realizzare una casa sostenibile sono più elevati, rispetto a ciò che si spenderebbe per un’abitazione tradizionale. Anche se il costo complessivo dipende da numerose varianti, come lo stato attuale dell’immobile, le sue dimensioni, e i materiali che si scelgono.

Dunque, il nostro consiglio è sempre quello di affidarvi a professionisti seri, che abbiano nel loro portfolio lavori anche progetti di bioedilizia già eseguiti. E soprattutto, cercate di chiedere più preventivi, almeno tre.

Condividi
Scroll to Top